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МИНИСТЕРСТВО НА ОБРАЗОВАНИЕТО И НАУКАТА
ДЪРЖАВЕН ЗРЕЛОСТЕН ИЗПИТ ПО ИТАЛИАНСКИ ЕЗИК
23 май 2018 г. – Вариант 1
12
и
клас - Италиански език - Външно оценяване
TESTO N. 1
Chi è Giacomo Celentano?
Giacomo è nato nel 1966. Secondogenito di due personaggi famosi, Adriano Celentano e Claudia Mori, unico maschio di casa, dopo suo padre. Dopo il diploma scientifico alla scuola S. Agostino di Milano, all’età di ventitré anni Giacomo Celentano ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo seguendo le orme di mamma e papà ed è nato il suo primo album intitolato
Dentro il bosco
. Successivamente Giacomo ha vissuto un periodo molto buio di cui non ha mai fatto mistero, anzi in una intervista ha descritto quel brutto momento. Nel ’90, una notte, non respirava più. Aveva la sensazione di morire. Da quel momento era sempre peggio, non aveva forze, sembrava un vecchio di 90 anni. Gli esami medici dicеvano che non aveva niente, ma comunque stava male. Solo la Fede pare averlo realmente aiutato. Per un periodo ha anche pensato di farsi frate, ma il suo padre spirituale lo ha aiutato a capire che non era la sua vera strada.
Dopo aver scritto per il padre la canzone intitolata
Vento d’estate
, Giacomo Celentano ha iniziato a scrivere brani musicali d’ispirazione cristiana. È in questo periodo che ha conosciuto l’amata Katia, che di lì a poco è diventata sua moglie. La sua carriera prosegue fra musica e letteratura ed ha ormai pubblicato diversi libri.
Completare le risposte (1-5)
1.
Giacomo Celentano ha ereditato le capacità artistiche dei suoi genitori.
falso
non dato
vero
2.
Giacomo ha parlato apertamente dei suoi problemi.
vero
falso
non dato
3.
Il giovane era caduto in una depressione profonda.
vero
non dato
falso
4.
Il padre spirituale di Giacomo l’ha appoggiato nella scelta che aveva fatto.
vero
non dato
falso
5.
La musica che il giovane Celentano scrive è influenzata dalla sua religiosità.
non dato
vero
falso
Testo N 2
In bocca al lupo
Vi sono davvero molte interpretazioni del termine "in bocca al lupo”. Che esso sia usato in senso scaramantico per dire "buona fortuna" è ben noto ma le sue origini sono più incerte. Una prima interpretazione vuole che la frase derivi dal linguaggio di pastori e allevatori per i quali il lupo era temuto più di tutti gli altri animali a causa della sua voracità per il bestiame del quale essi si occupavano.
Un’altra spiegazione, invece, deriva dai cacciatori che eliminavano i lupi poiché ritenuti pericolosi per gli umani. In questo caso dire "in bocca al lupo" significava augurare "buona caccia".
Sempre riguardante la caccia sarebbe la spiegazione dell'espressione secondo la quale chi andava a cacciare il lupo doveva avvicinarsi e quindi metaforicamente "mettersi nella bocca del lupo". A questo augurio avrebbe senso rispondere "crepi il lupo" poiché per affrontarlo ci voleva molto coraggio e fortuna.
Un’ennesima interpretazione prende spunto dalla storia dell'origine di Roma: Romolo e Remo vennero salvati dalla lupa. Così, se qualcuno rivolge l'espressione all'altro, si augura fortuna. Anche se in questo caso la risposta "crepi" o "crepi il lupo" non avrebbe senso poiché l'animale sarebbe considerato "la salvezza".
Una spiegazione del termine ci è data, invece, dalla navigazione dove "la bocca del lupo" era la "lavagna", obbligatoria sulle navi, sulla quale si registravano i nomi degli uomini e delle merci portate a casa e quindi l'espressione avrebbe avuto il senso di una "buona navigazione".
Completare le risposte (6-10)
6.
Il termine “in bocca al lupo”
è un saluto dei pastori.
ha varie provenienze ipotetiche.
è un augurio di felicità.
7.
I lupi dovevano essere cacciati perché
spaventavano le pecore e i pastori.
erano una minaccia per la gente.
portavano fortuna ai cacciatori.
8.
Per uccidere il lupo, il cacciatore doveva
rispondere all’augurio.
essere molto bravo.
stargli molto vicino.
9.
Secondo le origini romane dell’espressione
si tratta di un saluto cordiale.
l’animale ha un aspetto positivo.
è un’espressione senza senso.
10.
L’espressione “in bocca al lupo” potrebbe collegarsi
a un saluto tra i marinai a bordo.
a un oggetto specifico navale.
ai prodotti che la nave portava.
Testo N 3
Demone del focolare
Cosa accade quando la donna smette di essere l'angelo del focolare per trasformarsi in demone? Di maschicidio si parla ancora troppo poco, ma la realtà è concreta, e parla di uomini maltrattati, psicologicamente e fisicamente, da donne violente che approfittano della loro paura di perdere i figli, di essere isolati o derisi dalla società. Perché il maltrattamento ha mille forme e volti, anche quello della donna che ami.
Parlare di violenza sulle donne, sia fuori che dentro la famiglia, sembra diventata una triste e insana abitudine della nostra società, perché tanti sono i casi di cronaca, gli episodi, le denunce, che impongono questa drammatica tematica all’attenzione dell’attualità. Eppure esiste anche un’altra realtà: quella degli uomini che subiscono violenza dalle donne.
Le donne non sono solo vittime, ma sanno essere anche carnefici, e sono gli uomini su cui tanta violenza si riversa, sia con una parola offensiva laddove non si tratti di uno schiaffo, o di un calcio. Non è un grado inferiore di violenza, non si tratta di una situazione meno grave di fronte alla quale alzare le spalle e voltarsi perché “tanto, capiterà giusto a uno su mille”. Che, in ogni caso, sarebbe già “troppo”.
Nel mondo, ci sono tantissimi uomini che hanno subito violenza. Il più delle volte senza denunciare, per la paura di non essere presi sul serio, ma a volte… solo per paura.
Completare le risposte (11-15)
11.
La violenza sugli uomini dalle donne è un fatto completamente sconosciuto.
falso
vero
non dato
12.
Di violenza sulle donne si discute troppo perché molti sono i casi noti.
falso
non dato
vero
13.
A volte le donne non si limitano solo con la violenza verbale.
vero
falso
non dato
14.
Alla violenza sugli uomini si dà un’importanza obiettiva.
falso
vero
non dato
15.
Gli uomini che hanno subito violenza accusano le donne pubblicamente.
vero
non dato
falso
PROVA DI COMPETENZA LINGUISTICA
I vegetariani sostengono che la dieta vegetariana è più
16.
… della dieta onnivora. Sembra, infatti, che molte malattie, come problemi cardiaci, ipertensione, obesità e tumori,
17.
… meno i vegetariani, a patto però che essi siano in
18.
… di fornire al proprio organismo il corretto
19.
… di proteine. Alcuni nutrizionisti
20.
... che le carenze si possano evitare mangiando nel modo
21.
… verdure, legumi, soia e cereali, in modo da avere un mix di proteine pari a quello fornito dalla carne.
Gli onnivori, invece,
22.
… che l’uomo si è evoluto mangiando la carne, e precisano che, quindi, non c’è alcun motivo di
23.
… Molti nutrizionisti, inoltre, pensano che non si possa eliminare la carne dalla dieta e
24.
… sul fatto che non si deve rinunciare a prodotti come il latte e le uova, specialmente durante l’infanzia e l’adolescenza.
È molto
25.
… l’idea che i vegetariani, non
26.
… carne, siano persone tendenzialmente più calme e pacifiche e in questi casi viene citato come esempio il mahatma Gandhi. Gli onnivori
27.
… che non è vero e citano un contro esempio schiacciante, un altro vegetariano famoso: Adolf Hitler.
È un dibattito potenzialmente senza fine e pare che nessuna delle due parti voglia
28.
… C’è però un
29.
… sul quale vegetariani e onnivori sono generalmente d’accordo: per entrambi è certo che, al di là delle scelte
30.
…, tutti gli animali hanno diritto a condizioni di vita dignitose.
Segnare la parola adatta fra quelle proposte (16-30)
16.
(
16
)
salutare
pura
igienica
17.
(
17
)
battano
feriscano
colpiscano
18.
(
18
)
fase
grado
stadio
19.
(
19
)
apporto
importo
supporto
20.
(
20
)
trattengono
contengono
ritengono
21.
(
21
)
opportuno
giusto
chiaro
22.
(
22
)
giurano
garantiscono
affermano
23.
(
23
)
fermare
smettere
interrompere
24.
(
24
)
sostengono
insistono
ripetono
25.
(
25
)
larga
diffusa
stesa
26.
(
26
)
assumendo
prendendo
accettando
27.
(
27
)
ribattono
reagiscono
ridicono
28.
(
28)
abbandonarsi
arrendersi
opporsi
29.
(
29
)
punto
posto
luogo
30.
(
30
)
personali
private
proprie
Segnare la forma corretta fra quelle proposte (31-45)
31.
Non voglio che tu … con me al cinema.
sia venuto
sei venuto
vieni
venga
32.
Gli promise che … a prenderla dal lavoro, ma non mantenne la parola.
andrà
andrebbe
sarebbe andato
sarà andato
33.
Mentre passeggiavamo abbiamo incontrato … ragazzi in divisa.
alcuni
ogni
qualche
uni
34.
Quando arrivarono alla stazione, il treno … .
era partito
ebbe partito
sarà partito
è partito
35.
Non conosco … che possa amare tanto quanto te.
qualcuno
nessuno
alcuno
ognuno
36.
A Luigi non … possiamo dire perché non può tenere la bocca chiusa.
gliene
glieli
glielo
gliele
37.
Scusi signore, … dirmi come arrivare alla stazione.
saprebbe
potreste
poteste
possa
38.
Quella primavera vedevo Anna … tanto in tanto.
in
da
per
di
39.
Quella primavera vedevo Anna … tanto in tanto.
distruggano
distruggerono
distrussero
distriggiassero
40.
Ti prego, … con il direttore, è molto arrabbiato.
parlasti
parlerai
parla
parli
41.
La settimana scorsa non siamo andati a sciare perché … poca neve.
ci sarebbe
ci sarà
c’è
c’era
42.
Siamo convinti che … la migliore decisione.
prendevate
avete preso
avevate preso
avrete preso
43.
Mi piace molto andare … bicicletta d’estate.
in
su
sulla
nella
44.
Il ragazzo … ho parlato è il figlio di Luca.
con chi
con quale
con che
con cui
45.
Tutte le favole finiscono con “e … felici e contenti”.
vivevano
sono vissuti
vissero
vivono
PROVA DI COMPRENSIONE DI TESTI SCRITTI
I caffè più strani del mondo
Sappiamo che il caffè arrivò in Italia verso la fine del 500 e la prima bottega del caffè aprì a Venezia, da allora il caffè è entrato nella dieta occidentale, regalando all’Italia un primato nella diffusione e nella preparazione dell’espresso. Siamo il secondo importatore al mondo e il secondo consumatore di caffè, dietro solo alla Germania.
Ma com’è accaduto per la pizza, una volta preso il largo, il caffè ha perso le sue caratteristiche tipicamente italiane ed è diventato la base di bevande, che poco incontrano il nostro gusto. Per esempio...
IL CAFFÈ INCOLORE
Il caffè, si sa, è uno dei nemici dello smalto dei denti, ed è questa la ragione per cui alcune persone preferiscono non consumarlo. A loro hanno pensato due fratelli slovacchi, quando hanno messo sul mercato il caffè “incolore”, composto di caffè di qualità arabica e acqua, con doppia dose di caffeina rispetto a un espresso normale. Poco però si sa sul processo che gli ha permesso di liberarsi del "nero".
CAFFÈ AL CARBONE
Un caffè servito con un bel pezzo di carbone fumante che però non è una novità: è stato inventato dal titolare di un bar di Jakarta negli anni '60. Come la maggior parte del caffè da queste parti si prepara con una polvere di caffè e alcune cucchiaiate di zucchero a cui viene aggiunta acqua bollente, seguita da un pezzo ardente di carbone.
AVOLATTE
L’Avolatte è un caffè con latte servito in un guscio di avocado. È un’invenzione dei barman del Truman Cafè di Melbourne. Ma i social gli hanno regalato un quarto d’ora di celebrità in tutto il mondo.
ESPRESSO TONIC.
Tra le mode alimentari lanciate da Instagram c’è l’espresso tonic che consiste in uno shot di caffè espresso con acqua tonica. Poiché è facile da fare (basta aggiungere l'acqua tonica al caffè, o viceversa) lo servono anche ristoranti un po’ in tutto il mondo: da Tokyo a Perth, da Stoccolma a Vienna.
ASSKICKER
Per alcuni è impossibile svegliarsi senza un caffè. E c’è chi per raddoppiare la dose di caffeina lo prende doppio. Ma per provare un caffè esplosivo bisogna andare fino a Christies Beach, in Australia. Qui il piatto forte è l’Asskicker (letteralmente “che ti dà un calcio nel sedere”), che secondo il suo inventore contiene 60 volte la quantità di caffeina di un espresso. E pazienza se i medici hanno stabilito che l'overdose di caffeina - che a seconda delle fonti è fissata a limiti pari o superiori a 10, 11 o 15 grammi, per un adulto - provoca palpitazioni tali da determinare facilmente un arresto cardiaco.
Leggere il testo e segnare l'affermazione corretta (46-50)
46.
In Italia si prepara il migliore caffè del mondo
vero
non dato
falso
47.
Non è nota la tecnica della produzione del caffè “incolore”.
non dato
falso
vero
48.
Una novità eccezionale per i bevitori di caffè è “il caffè al carbone”.
non dato
vero
falso
49.
L’avolatte e l’espresso tonic sono diventati famosi grazie alla rete.
non dato
vero
falso
50.
L’Asskicker è un caffè che porta pericoli per la vita di chi lo beve.
non dato
falso
vero
Leggere il testo e rispondere
con parole proprie
alle domande (51-60)
E ora l'e-book controlla se hai studiato
Una società americana specializzata in testi digitali lancia un software che "spia" le abitudini di lettura e sottolineatura degli studenti. Così i professori staneranno chi non ha aperto il libro. Sto studiando, lo giuro! Avere un unico e-reader per diversi tipi di testi - anche quelli scolastici! - può essere comodo. Ma potrebbe avere risvolti spiacevoli per gli studenti, la cui privacy sarà messa a dura prova dai software che controllano quanto si è studiato.
Studenti dell'ultimo minuto, attenti: in futuro bluffare durante un'interrogazione se non avete aperto il libro potrebbe risultare estremamente complicato. CourseSmart, una società statunitense leader nel settore dei libri di testo digitali, ha messo a punto un sistema di verifica online che monitora le abitudini di studio degli alunni che adottano i suoi e-book che molti hanno già battezzato il "Grande Fratello" dell'istruzione.
Tu leggi, io ti spio
Poiché il software opera sulle cloud, ogni volta che uno studente accede al testo, le pagine lette sono registrate e tracciate come avviene per le pagine viste su un sito web. Non solo, CourseSmart sa dire ai professori quanto tempo in media ciascuno ha passato sui libri - virtuali - e se gli alunni hanno sottolineato o preso appunti sul proprio tablet o e-reader. Tutti questi dati sono resi disponibili agli insegnanti su una schermata di controllo, che evidenzia se un membro della classe è rimasto indietro e quali argomenti sono stati i più difficili.
L'azienda californiana, che ha in catalogo oltre 20 mila titoli e collabora con i più importanti editori USA di testi scolastici ha diffuso la versione beta del corso in alcuni college e università americani, ma è pronta ad allargare l'esperimento in autunno.
Il corso è pensato per le classi molto affollate in cui i docenti non riescono a monitorare costantemente i progressi degli alunni, e va usato in abbinamento ad altri strumenti come test scritti e interrogazioni orali. Ognuno, si sa, ha il proprio metodo di studio e c'è chi con una rapida lettura riesce ad assimilare già tutto: non sarebbe giusto penalizzarlo solo perché ha aperto il libro solo una volta. Così come c'è chi preferisce prendere appunti e schematizzare a mano su un foglio di carta: di questo lavoro il software non può ancora tenere traccia. Come prevedibile gli studenti hanno già trovato il modo di aggirare i controlli di questo Big Brother virtuale: si può andare sulla pagina da leggere e lasciarla aperta mentre si fa altro, o sfogliare un capitolo senza leggerlo davvero, sottolineando parti a caso. I dati raccolti serviranno anche agli editori per capire quali sono i testi più apprezzati e le parti da sistemare per l'edizione successiva. L'esperimento potrebbe sollevare una serie di interrogativi legati alla privacy degli utenti, ma il tracciaggio delle abitudini dei lettori - e delle nostre preferenze di navigazione sul web - è già un'operazione largamente effettuata da giganti come Amazon e Google.
51.
A cosa servirà il software della società americana?
52.
Qual è il vantaggio per gli studi di avere solo un libro elettronico?
53.
Per quali studenti sarà fastidioso l’uso dell’e-book innovativo?
54.
Perché il sistema è stata sopranominata il “Grande fratello”?
55.
Come si capisce che l’alunno ha studiato?
56.
Che tipo di informazione sarà disponibile ai professori?
57.
In quale maniera il software aiuta i professori?
58.
In classe è sufficiente usare solo il nuovo sistema per valutare gli studenti?
59.
Perché i ragazzi hanno metodi diversi quando studiano?
60.
Come gli alunni sono riusciti a ingannare il sistema?
PROVA DI PRODUZIONE SCRITTA
SVOLGERE UNO DEI SEGUENTI COMPITI (da un minimo di 160 ad un massimo di 170 parole)
1.
Ogni minuto la pubblicità invade le nostre case, il nostro udito, la nostra vista. È un fenomeno di cui non possiamo scappare. Interrompe spesso anche i programmi intelligenti che ci piacerebbe vedere
.
\(\bullet\) Che cosa pensi della pubblicità?
\(\bullet\) Sei mai stato influenzato dalla pubblicità di qualche prodotto?
\(\bullet\) Pensi che la pubblicità possa essere anche arte?
2.
Spesso gli adulti credono che i giovani abbiano una vita facile e spensierata
.
\(\bullet\) È così secondo te?
\(\bullet\) Quali sono le difficoltà che i giovani incontrano?
\(\bullet\) Perché gli adulti non capiscono i problemi dei giovani?